Escursioni in montagna: cosa mettere nello zaino

 

Con la primavera e le prime giornate lunghe ti è venuta una voglia matta di andare a fare un sacco di belle escursioni, di quelle indimenticabili? Che ne dici se facciamo in modo che resti indimenticabile solo per note positive e che non rischi di diventare un incubo?

Non sono né una guida né un soccorritore alpino, ma ho iniziato ad andare a fare escursioni a tre anni, coi miei genitori. Pensa un po’ che la mia prima escursione, sul Gran Paradiso, l’ho fatta con la clavicola rotta. Oggi vado per i trentacinque anni e di camminate per monti, boschi e rocce, ne ho fatte un po’. Ecco perché ho deciso di stilare questa breve lista che ti può tornare utile se sei un novizio delle escursioni.

Instagram è bellissimo e ci fa sognare, ma secondo me ha iniziato ad esporre la gente (e l’ambiente) a grossi rischi, sdoganando tante località, prima sconosciute ai più e poi perché nei tentativi di fare la #fotopiùbelladelgiorno, tante persone si mettono in pericolo.

Per non parlare poi dell’abbigliamento che si vede in alcune fotografie.

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Foto di Simon Steinberger da Pixabay

Cosa mettere nello zaino

  1. Cibo e bevande – Al primo posto, ci metto assolutamente cibo e bevande, le due necessità primarie dell’essere umano. Ragioniamo su sentieri semplici e fattibili in qualche ora (visto che mi rivolgo a chi magari non è espertissimo) e quindi anche il cibo andrà sempre rapportato e dosato in base al tipo di escursione che si andrà a fare, alla stagione, all’altitudine e alla quota del sentiero. Nel mio zaino non mancano mai un paio di panini, una stecca di cioccolata, della frutta fresca e della frutta secca. Per quanto riguarda il bere, sempre stando alle variabili, il minimo è una borraccia da 1 litro di acqua. Meglio ancora (esclusa la piena estate a basse quote), anche un buon thermos con una tisana o del tè. Anche in piena estate puoi patire del gran freddo sulle cime.
  2. Vestiti di ricambio – Camminare in salita per ore, fa sudare, credimi. Puoi avere lo zaino più refresh air cooling system dell’anno, ma la schiena te la troverai ugualmente sudata. Puoi avere la maglia tecnica più hi-tech di tutta la provincia, ma credimi suderai. E in montagna, solitamente, tira una bella arietta. Se consideri che anche solo spostarsi dalla pianura coi suoi 35° estivi, salendo a quota mille, puoi già scendere a 8°, puoi immaginare che se ci arrivi sudato, anche poco perché hai le ultime novità del mercato tecnologico della sudorazione escursionistica, ti ghiacci la schiena e se tutto va bene, è solo fastidioso, se va un po’ peggio, ti pigli un malanno o magari, perché no, ti inchiodi con la schiena, quindi…tadaaaan, ecco che in mezzo al tuo gruppetto di amici, tu estrai la tua bella canotta asciutta, una t-shirt bella profumata e magari una felpetta, e te ne stai in relax che è una meraviglia.
  3. K-way – poncho, o spolverino che sia, ficcacelo sempre nello zainetto. Ti ha mai detto nessuno che “in montagna il tempo cambia rapidamente” e più sei su, più capita questa cosa. Premesso che io, se il meteo prevede rischio temporali, non parto nemmeno e sconsiglio sempre di affrontare un’escursione perché può rivelarsi davvero pericolosa, però se dovesse fare una spruzzatina innocua di acqua dal cielo, uno spolverino suoi vestiti va sempre molto bene. Se puoi copri anche lo zaino. Molti zaini da montagna hanno già inclusa la copertura impermeabile.
  4. Torce – Esatto, non “torcia”, ma torce. Noi scongiuriamo sempre tutto, ma si sa mai che per sfortuna, errore di calcolo nei tempi, vuoi mai che ci ritroviamo a scendere col buio? Sì, perché se stai scendendo nel bosco, la notte arriva in largo anticipo, non riuscendo, il sole, a filtrare tra le fronde degli alberi. Un bel frontalino da piazzarsi sulla fronte e una bella torcetta da tenere in mano (o di riserva) male non fanno. Oppure te la dico tutta? É facilissimo trovare grotte, e senza torcia, mica te la godi!
  5. Coperta termica – Qui parliamo delle condizioni peggiori, ma non per forza. Dovessi mai trovarti (speriamo di no) perso, o in attesa di soccorsi, una copertina termica sarà un grande aiuto. Facciamo in modo che non succeda mai però eh! In alternativa, anche solo che ti fermi in cima e riposare e tira un po più di vento del previsto, può essere una grande compagna anche in quel caso. Occupano davvero poco spazio.
  6. Pile – Una confezione di batterie o “pile” di riserva, io le ho sempre nello zaino. Vedi sopra che ti servano le torce, ma ti sei scordato che una era scarica e l’altra quasi, e sei di nuovo al buio. Non se ti sei portato una confezione di pile nuove! Purtroppo la tecnologia è una gran cosa, soprattutto in questi ambiti ed ambienti, ma ci affidiamo talmente alal stessa, che spesso ci scordiamo che non è infallibile. E la tecnologia necessita di alimentazione. Portatele.
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    Foto di Th G da Pixabay 
  7. Fischietto – Questo è un oggetto al quale non avevo pensato, fino a quando non sono incappato in un articolo dove raccontavano di un disperso, rimasto completamente senza voce, nel tentativo disperato di farsi trovare. Ecco, rigiro anche a te il consiglio: porta con te anche un fiscietto, che innanzitutto ti preserva la voce, e poi ha un tono molto più udibile anche in condizioni difficili. Alcuni zaini lo hanno in dotazione. Controlla la fibbia delle cinghie pettorali, potresti averlo. Anche se la soluzione migliore è quello in metallo. La plastica è troppo fragile e vulnerabile.
  8. Powerbank – A proposito di tecnologia. Immancabile il nostro smartphone col quale faremo un sacco di foto, condivideremo su Instagram ( a proposito mi segui già su Instagram?), faremo video, conteremo i passi, le calorie e comunicheremo coi nostri amici finché…ovviamente finché la batteria non si sarà scaricata del tutto. Magari avevi anche pensato ad usare la torcia del telefono, ma oggi sei fortunato! Hai il powerbank per rimettere in carica il telefono e ben due torce per farti luce. A proposito, un altro consiglio: il telefono tienilo in tasca, modalità aereo, togli i dati mobili e mettilo in modalità risparmio energetico. Foto e passi te li farà fare lo stesso, e se anche così non fosse, è più importante riuscire a fare una telefonata in caso di bisogno, che sapere quanti passi abbiamo fatto prima di perderci.
  9. Cartina – Il top sarebbe utilizzarla annessa ad una bussola, ma ci vorrebbe un post specifico sull’utilizzo corretto di una bussola. Facciamo che però, già avere una cartina (di carta, vera, non gps) è sempre una buona cosa. Averla consultata prima di partire, e averla a disposizione è un ottima cosa. Ci si fa un’idea dello spazio in cui ci si sta muovendo. Nei rifugi solitamente le vendono.
  10. Sacchetto e guanti – Lo hai letto l’articolo sui rifiuti in montagnaEcco, queste due cose non sono per la tua sopravvivenza, ma per quella degli animali e della montagna stessa. Avere uno o due sacchetti, ci permetterà di raccogliere i nostri rifiuti e, se ci sentiamo abbastanza audaci e motivati, a fare la stessa cosa che hai letto nell’articolo segnalato: raccogliere quelli degli altri.
  11. Kit di pronto soccorso – Puoi pensare anche solo a dei semplici cerotti con del disinfettante, ma nei negozi specializzati in articoli da montagna, puoi trovarne davvero di tanti tipi, progettati per essere poco ingombranti e facilmente trasportabili nello zaino. É sempre una buona regola, avere un minimo indispensabile a portata di mano. Bisogna sempre aver presente che anche una sciocchezza, a due – tre ore di cammino dalla macchina, puoi rivelarsi davvero fastidiosa.
  12. Testa e buon senso – L’ho lasciata all’ultimo posto, ma è realmente la cosa fondamentale da portare sempre con sé: la testa. Ogni cosa nella vita va fatta con buon senso, e anche in montagna è necessario per far sì che tutto diventi una gran bella esperienza.
Foto di fermiart da Pixabay

Altri aspetti importanti

  • Lascia sempre detto a qualcuno dove vai
  • Informati il più possibile sul sentiero che vorrai andare a fare
  • Non aver timore di rinunciare, la cima resta sempre là. Non ha senso mettersi in pericolo e intestardirsi
  • Ricorda che la montagna è tanto affascinante, quanto pericolosa.
  • Contatta i rifugi. Sanno sicuramente darti informazioni dettagliate
  • Calcola bene i tempi di percorrenza, piuttosto tieniti largo. Non è per niente simpatico vedere che il sole inizia a calare e tu sei ancora in alto mare (si fa per dire). Ricorda che in montagna il sole cala prima che in pianura.
  • Indossa calzature adeguate. Non badare al risparmio: le scarpe sono la cosa più importante sui sentieri.

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Conclusioni

Non dirmi che ti sei spaventato o spaventata, vero? Ah no, stai dicendo che sono esagerato? Potrà sembrarti così, ma sono sicuro che ogni escursionista, arrampicatore o esperto di montagna, sarà d’accordo con quanto ho scritto. Meglio avere qualche chiletto (senza esagerare) in più da portarsi nello zaino, che ritrovarsi in un casino totale.

La montagna per quanto mi riguarda è la cosa più bella, rilassante e soddisfacente da affrontare, che esista e con quello che ho scritto non voglio che tu pensi che sia un fissato. Ma davvero, Instagram è una gran vetrina, anche di cose inguardabili, e pullula di persone fotografate nelle condizioni più assurde. Fa che la tua gita sia qualcosa di estremamente piacevole, anche faticoso, perché no? Ma non farla diventare pericolosa. Attrezzati.

Probabilmente non userai mai metà della roba che ti ho scritto, ma se anche solo una volta dovesse servirti quell’accessorio, sarai fiero di poter dire “ce l’ho”. E poi ricorda sempre che potresti trovare qualcun altro che ne abbia bisogno.

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