Oggi andiamo a… Livigno!
Meta amatissima dagli sportivi di ogni sorta, Livigno è un paradiso terrestre, nonché il mio luogo del cuore (non a caso parto proprio da qui).
Ti presento Livigno
Livigno è un comune nella provincia di Sondrio, in alta Valtellina, situato in un piccolo angolino di Italia incastrato ai confini con la Svizzera.
Situato a 1.816 mt, in valle, indossa una corona di cime invidiabile.
Questa località di montagna è conosciuta anche col nome di Piccolo Tibet in quanto ricorda le caratteristiche morfologiche dell’ambiente Himalayano, ed è anche il comune più a settentrione del Paese.
La frazione di Trepalle tocca i 2.069 mt ed è il paese più alto d’Italia nonché sede parrocchiale più alta d’Europa.
Livigno, da molti, è conosciuto come il paese della benzina a metà prezzo e del tax-free, ma questo comune ha davvero tanto da offrire.
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Sport/Attività
Sin dai primi anni novanta, quando cominciai a frequentare quella che ormai definisco la mia seconda casa, rimasi sbalordito dalle mille opportunità che questa vallata da sempre offre agli avventori.
Sia d’estate che d’inverno, qui si praticano un’infinità di sport.
Tutte le tipologie di ciclismo grazie agli snow park che durante la stagione calda diventano bike park dove i più sfegatati possono lanciarsi in salti ed evoluzioni da paura, o pattinando lungo la ciclabile di 17 km che attraversa tutto il paese costeggiando il torrente Acqua Granda (o Spöl), in piano; equitazione, parapendio, garette di quad e derapate invernali su auto da rally.
Non si annoia nessuno qui. Per finire, la mia attività del cuore e il motivo per cui ne parlo sul blog: l’escursionismo, quindi il cammino, la lenta salita vero il cielo, toccando i tremila metri senza (non è vero) fatica.
Questo luogo si adatta ovviamente anche a tutti gli amanti dell’ozio amatoriale o professionista che potranno stendersi ammirando il cielo e assaporando i profumi delle Alpi in ogni angolino del comune, dalle rive del torrente agli infiniti pascoli e prati che colorano di verde il paesaggio.
Ambiente
Le Alpi Retiche che si sviluppano qui attorno offrono gli scenari più disparati, partendo dalle camminate più leggere e adatte alle famiglie, intrufolandosi nei boschi e nel loro profumo di resine alpine, fino a passare all’ambiente più duro, roccioso e brullo sopra i 2.500: la casa degli stambecchi.
Le rocce sono (mi viene da dire) molto ferruginose e, una caratteristica che noto da sempre e che accompagna l’escursionista, è il riflesso che queste pietre emettono col sole.
Marmotte, stambecchi, pernice bianca, gallo forcello, ballerina bianca, sono solo alcuni degli animali che regnano questa vallate meravigliose.
Livigno regala temperature che vanno da circa -28° a +25°. Io ho testato su di me i -24° invernali e i +17° (ultima gita fatta a luglio 2020).
Cenni storici
Livigno è zona extradoganale a causa della posizione isolata che, pensa, fino al 1952/53 rimaneva isolato fino allo scioglimento delle nevi. In quell’inverno è cominciata l’apertura del passo del Foscagno. Uno dei motivi dell’isolamento della località è costituito anche dal pericoloso passaggio del fiume Spöl in alcuni punti.
Tipicità
Le tee – le baite tipiche
Pizzoccheri – tagliatelle di grano saraceno con verza, patate, formaggio e burro
Sciatt – frittelle di grano saraceno ripiene di formaggio fuso
Polenta taragna – misto di farina di mais e grano saraceno con formaggio fuso sopra
Taneda – liquore digestivo alle erbe
Sì ma, quanto costa?
Questa località, seppur apparentemente adatta ai più benestanti, offre a chiunque la possibilità di soggiornarvi, basta la giusta dose di wilderness nel sangue. A Livigno ci sono dagli chalet più abbottonati e lussuosi, agli appartamenti (io ci sono stato con cifre accessibili), campeggi per tende, camper e hotel.
Il costo, ovviamente, lo fa lo stile di vita del vacanziero 😉
Da non perdere a Livigno
Val Federia (morbida e accogliente, adatta a tutti)
Latteria (per gli amanti dei latticini, irresistibili i prodotti di queste altitudini)
Birrificio (non volete assaggiare la birra più alta d’europa?)
Lago del monte (la mia ultima escursione)
Sorgenti dell’Adda (L’emozione della nascita di uno dei fiumi più famosi del nord Italia)
Parco Nazionale dello Stelvio
Due dritte
- Il passo del Gallo (un accesso dalla Svizzera) è il più costoso, dovendo attraversare il tunnel “Munt la Schera” ad un costo che va dai 12 € ai 32 € a passaggio.
- Se scegli l’avventura selvaggia in tenda (anche in campeggio), fidati di chi a 18 anni si è svegliato con le convulsioni dal freddo il giorno seguente (era agosto), portati il sacco invernale: col caldo ti scopri, col freddo passi una notte d’inferno.
- Se hai la pelle chiara e sensibile d’animo (come il sottoscritto), sempre per esperienza personale, imburrati di crema protettiva, perché a 2.500-3.000 metri, anche con le nuvole ci si riesce ad ustionare.
- Occhio sempre al meteo (e non fidarti troppo): i cambi di tempo sono repentini e rapidi e i temporali a certe altezze non sono per niente simpatici
- Ultima, ma non meno importante: lascia sempre detto dove vai, se parti per un trekking.
VISITA IL SITO UFFICIALE DEL COMUNE
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