Decrescita Felice – 5 domande a Gianfranco Di Caro del MDF

Oggi facciamo cinque chiacchiere con Gianfranco Di Caro, presidente (lui preferisce coordinatore) del circolo MDF (Movimento della Decrescita Felice) di Verona e come delegato dello stesso, appartenente al direttivo nazionale del Movimento.

1.Partiamo dalle basi: che cosa intendi per “decrescita felice”?

La decrescita felice è la riduzione selettiva e governata delle merci senza valore di uso e inutili e/o

decrescita felice
alcuni membri del circolo di Verona

dannose. In prima battuta direi gli sprechi, tanto cari a questo sistema economico sociale, basato sulla crescita infinita, quindi sul consumo dissennato di risorse materiali ed energia fossile, per sostenere la sovrapproduzione di merci, e la creazione di una quantità enorme di “scarti”. Un modello assolutamente incompatibile con le capacità carico, rigenerazione e metabolizzazione del pianeta vivente e che si sta rivelando pienamente fallimentare sotto l’aspetto ecologico, energetico e sociale. Partiamo quindi da un concetto economico ma trascendiamo subito in altri aspetti, compreso quello spirituale per recuperare un percorso vitale, di reale compatibilità con ciò che ci supporta, che è la nostra biosfera

2. Perché “crescita” e benessere non sono per forza sinonimi?

La crescita economica basata sul Pil, misura solo l’aspetto monetario degli scambi di merci. Non ha nessuna valenza “qualitativa” del vivere quotidiano e del benessere. La martellante “narrazione” giornaliera ci fa credere il contrario. Un esempio: se andiamo a guardare le serie storiche ISTAT, cosa che oggi può fare chiunque, troveremo partendo dagli anni ’50 e andando avanti, che al salire del Pil di centinaia di volte, il numero degli occupati resta invariato. Alcuni paesi africani hanno crescita del Pil a due cifre come Niger e Nigeria, ricchi di materie prime, ma li ritroviamo in fuga sui barconi dei migranti. Cito a riguardo le parole di Bob Kennedy:

Il Pil misura tutto, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.

Decrescita Felice
Iniziative del Movimento Decrescita Felice

LEGGI ANCHE: il benessere profuma di terra

3. Tra tutti i temi trattati (acqua, rifiuti, inquinamento, etc.), quale ritieni più necessario di rimedi immediati?

mdf
Meno petrolio, più pasta aglio e olio

L’approccio deve essere sistemico. Non esiste una “priorità” . La crisi che viviamo e che sta mettendo a repentaglio l’esistenza stessa della vita sul pianeta è ecologica energetica ed economico sociale . La serie di trappole dove ci siamo infilati non hanno una soluzione “magica”.

Possiamo solo sperare che adottando urgentemente una serie di percorsi come quello di una massiccia riduzione dei consumi, una seria transizione energetica, una profonda rivisitazione dei nostri stili di vita nel senso di un sobria “sufficienza” assieme ad una rinnovata resilienza delle comunità, forse, e ripeto forse, si potranno contenere le conseguenze che subiamo come il massiccio inquinamento di aria, terra e acqua o il caos climatico, mantenendolo nell’ambito di una possibile “sopportazione” per la specie umana e vivente in generale .

Ma l’assoluta inerzia dei governanti e dei popoli, specie quelli economicamente “avanzati” mi rendono pessimista. Una “disperata” speranza mi viene dai nuovi movimenti come quello ispirato a Greta Thunberg, Friday For Future o Extinction Rebellion. Rappresentano gli ultimi bagliori per un possibile cambiamento dei più giovani. Insieme ai percorsi della decrescita, delle transition town, utilizzando strumenti come la permacultura e altri per la rigenerazione del vivere in comunità, si potrebbe proseguire Il cammino sulla Terra

ALTRO SULLA DECRESCITA: Decrescere per Crescere

4. Spesso certe scelte, tra l’opinione pubblica, puzzano di rinuncia. In che modo un individuo può decrescere nel quotidiano?

Vivere la decrescita nel quotidiano, che ricordo non ha nulla a che vedere con la “recessione”, è un percorso anche spirituale, non di rinuncia nel senso stretto del termine, ma di scelte consapevoli che rispondono alla domanda di cosa mi serve realmente per vivere. Scelte fatte tenendo presente non solo i bisogni egoistici individuali, ma anche quelli degli altri esseri umani e viventi, di chi verrà dopo di noi e dei limiti fisiologici del pianeta. Il più delle volte questa scelta di sobria “sufficienza” viene percepita esternamente come rinuncia, quando si tratta invece di una… liberazione.

Dunque il mio personale consiglio è domandarsi quando acquisto qualcosa: mi serve?

Gli strumenti poi sono diversi: autoproduzione, riappropriarsi del proprio tempo di vita, intessere relazioni, acquisto critico e consapevole e tanti altri che portano in un percorso di “buen vivir”

LEGGI ANCHE: Volere meno per avere di più

5. Se una persona volesse avvicinarsi al Movimento di Decrescita Felice come può mettersi in contatto con voi?

A livello locale chi vuole conoscerci e con noi i nostri principi e iniziative, può andare sul gruppo Facebook veronese decrescita felice circolo di Verona o scrivere a: [email protected] e chiedere di essere inserito nella mailing list per rimanere aggiornati anche sugli incontri del circolo.
A livello nazionale il sito: www.decrescitafelice.it

movimento decrescita felice
Partecipanti da tutta Italia all’ultima assemblea a Brescia

TI è PIACUTO QUESTO ARTICOLO? LASCIA UN COMMENTO QUI SOTTO E SE TI VA, AIUTAMI A CONDIVIDERLO. GRAZIE 🙂

Articoli correlati
10 modi per spendere (e consumare) meno

Dieci consigli molto semplici per risparmiare soldi ed energie della Terra. Scoprirai che bastano davvero poche accortezze per cambiare marcia.

Salvare il pianeta in 5 facili mosse
stonature salvare ambienta

Ecco una raccolta con 5 azioni e super-mosse facili per salvare il pianeta ogni giorno, partendo da casa propria

LIBRO – Al ritmo delle stagioni, un anno di vita in montagna
un anno di vita in montagna

Al ritmo delle stagioni, un anno di vita in montagna - un libro che racconta come sia possibile un'esperienza nuova Read more

The Gemboo – il cambiamento che parte da un gabbiano
stonature

The Gemboo è un'azienda green che produce articoli per la cura del corpo ecofriendly e sostenibili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.