Il podio della miseria

Buongiorno!
Notavo ieri, gironzolando sui social, di quanto spesso si cada nella trappola della gara dei fenomeni del palco virtuale. Non è certo una novità e non sto scoprendo nulla, ma ieri mattina si è presentata l’ennesima occasione per dare spettacolo del quanto ne so io di alcuni.

La scala sociale digitale e il banco degli imputati

Ho già speso qualche parola in merito alla malattia dell’ego e trovo curioso come alcuni soggetti si considerino così intellettualmente formati, abili, completi ed elevati da permettersi di giudicare gli altri.

Come dici? Lo sto facendo anch’io? Può darsi, ma sto cercando uno spunto di riflessione che voglio condividere con te.

Purtroppo i social – Facebook in particolare – sono diventati un’arena in cui alcuni gladiatori si scannano per la gloria digitale nel piccolo impero di ognuno di noi.

Il gettonatissimo detto vivi e lascia vivere puzza più di slogan che di modo reale di vivere.

Entro nel merito della questione “piangere qualcuno sui social”. Premesso che anch’io non sono uno che ama rivolgere le proprie sofferenze su una piazza digitale, trovo inopportuno giudicare chi lo fa. Ma ancora di più, oltre a questo aspetto, noto come si presenti questa costante gara dell’io ho capito veramente/conoscevo più di te/so cosa intendeva, ecc.

Ora, sul serio: in quest’ultimo anno siamo passati veramente a sapere tutto di tutto senza porci più il limite della decenza, dell’umiltà dell’ammissione del non conoscere.

Oggi ci crediamo tutti abbastanza colti e informati – per due post trovati online – per controbattere alla cieca con professionisti e studiosi; oggi ci crediamo tutti abbastanza intelligenti ed empatici da sostenere io sì che so cosa intendeva dire Napoleone in quella frase, mica tu.

Credo fortemente che ci sia un leggerissimo problema di sbilanciamento dell’ego e di sopravvalutazione di sé in circolo.

Perché siamo tutti più o meno convinti di aver capito e colto ciò che tutti gli altri non avrebbero colto? Perché dovremmo forse essere noi, ma proprio noi i prescelti per essere illuminati da una luce divina e onnisciente che ci fa volare più alti della media dei nostri simili?

Hai mai sentito parlare dell’effetto Dunning-Kruger? Ha dei risvolti molto interessanti.

Buona giornata.

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