Ci si preoccupa di un sacco di malattie, malanni e problemucci vari, spesso senza renderci conto che la malattia più grave e pericolosa che abbiamo è l’ego umano.
Una canzone
Ognuno di noi pensa di fare nell’unico modo giusto e possibile, ognuno di noi crede di avere la verità in tasca.
Qualche anno fa vidi un’ opera d’arte (che purtroppo non sono riuscito a reperire online) che rappresentava un enorme punto di domanda composto da una frase:
Perché ogni uomo crede di essere il migliore?
Una domanda che purtroppo mi pongo spesso, anche su me stesso.
A questo proposito ti invito a guardarti questo video e ad ascoltare bene le parole di questa canzone fantastica del nostro cantautore Brunori Sas che si intitola Secondo me.
Secondo me, secondo me,
io vedo il mondo solo secondo me
Secondo me, secondo me,
descrivo il mondo solo secondo me
Chissà com’è invece il mondo visto da te
Chissà com’è invece il mondo visto da te
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Mettersi nei panni degli altri è una delle sfide più grandi per noi esseri umani, lo credo davvero.
Liberarsi dalla trappola dell’ego umano
Bisogna impegnarsi e prendere le distanze il più possibile da quest’ottica distruttiva di giudizio sul pensiero e sull’opera altrui…anziché volere tutto e tutti a nostra immagine e somiglianza.
Questa è la base di ogni guerra, anche delle più piccole e quotidiane. Siamo così assorti nel dare forza alle nostre convinzioni, sordi nell’ascoltare il punto di vista dell’altro e ciechi nel vedere le sue ragioni, che parliamo senza voler comunicare, ma solo per darci ragione.
Tanto vale parlare allo specchio
E così ci sentiamo forti e furbi, noi che sappiamo sempre più degli altri e che se l’avessi fatto io vedresti che lavoretto – oppure – Ah! Se fossi io gliene direi quattro!
E così ci eleviamo su questo podio ben confezionato dal nostro ego e ci ingigantiamo illudendoci di sapere tutto, e che noi siamo più furbi, svegli, intelligenti e buoni, degli altri.
A questo punto dell’articolo, ti lascio fare una seconda pausa e ti invito ad ascoltare un’altra canzone nostrana di Niccolò Fabi che “fatalità” si intitola Io sono l’altro.
A PROPOSITO DI RABBIA
Ego umano: circolo vizioso
E così aumentiamo la nostra rabbia e il nostro disprezzo verso gli altri sempre e solo per lo stesso motivo: al centro sempre e solo noi, io, l’ego umano.
Pensaci un secondo, immagina se tutti facessimo tre passi indietro e ci vestissimo di umiltà, e provassimo a confrontarci davvero, ad accogliere gli altri.
Immagina se aprissimo le orecchie per ascoltare, se aprissimo gli occhi, guardare da un’altra prospettiva il mondo, i gesti, le azioni.
Se ci mettessimo in discussione davanti a quel maledettissimo specchio.
Purtroppo viviamo nell’illusione che essere umili equivale a farsi mettere i piedi in testa e quindi l’orgoglio ci guida in questa battaglia in difesa del nostro ego: IO, IO, IO!
Questo, purtroppo è spinto da sentimenti di rabbia, cattiveria e negatività.
Ci sentiamo dei fessi se abbassiamo la testa, io penso che sia dovuto dal fatto che ci importa troppo come ci vedono gli altri e temiamo troppo di fare la figura dei perdenti.
Invece l’uomo che con umiltà si inchina davanti a chi cerca uno scontro, a chi gli propone un altro punto di vista, una propria idea, è un uomo dallo spirito notevole.
Conclusioni
Dovremmo cercare tutti di voler essere quell’ uomo, che ha abbandonato l’ego e l’orgoglio.
Dovremmo tutti desiderare di essere quella persona, ma senza invidia, emulando i comportamenti che potrebbero aiutarci a vivere più in pace e serenità con tutto.
L’ego umano, l’antropocentrismo, il maschilismo, il razzismo…tutto ha come base l’egoismo.
Impariamo a non essere più bombe di orgoglio pronte ad esplodere, cerchiamo di curarci dalla ciecità e dalla sordità che ci riducono a degli esseri dai comportamenti selvaggi e cattivi.
Anche gli altri possono avere ragione, la loro ragione. Senza che noi ci sentiamo umiliati. Anche gli altri possono sbagliare, senza per forza dover venire derisi. Anche gli altri sono un IO.
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