Buongiorno e buon lunedì.
Perché rallentare è fondamentale? Beh, perché ce lo ha dimostrato la Terra! Non trovi?
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Lentezza come stile di vita
I ritmi frenetici a cui siamo abituati, non ti sembra che siano un po’ malsani?
Per me sinceramente sì.
Probabilmente, essendo tutti diversi, coi propri bisogni e necessità, ognuno di noi ha velocità differenti, però lo stile di vita che abbiamo, ci impone di essere veloci e performanti, sempre.
La competitività è alla base di moltissime cose.
E se ti dicessi che puoi anche spostarti a lato della strada per far passare chi ambisce al podio? Non male eh?
E che puoi vivere benissimo anche se a vincere ci lasci andare gli altri?
Secondo me questa frenesia e questa velocità non giovano poi tanto al nostro benessere psico-fisico e la dimostrazione a mio avviso è questa larga diffusione di problematiche legate ad ansia etc.
Lo so, il problema è che ti devi corazzare se scegli di vivere alla tua velocità, che magari non tiene il ritmo degli altri, perché in molti ti additeranno come pigro e ti giudicheranno per non ambire ai loro stessi desideri o, più benevolmente, ti vorranno condurre al loro passo.
Ma che ci vuoi fare? Dovranno accettare che c’è anche chi non vuole per forza vincere.
Qui trovi altro sulla bellezza della lentezza: vai all’articolo
Ce lo chiede la Terra
Sono bastati poco meno di sessanta giorni di (quasi) stop, per dimostrare quanto siamo inquinanti e pericolosi verso la Terra, gli animali e noi stessi.
Sì perché alla fine, ci rimettiamo pure noi a comportarci in determinate maniere, poco attente o etiche.
Nell’arco di pochissimo tempo, la Natura è stata in grado di ripulirsi dai danni provocati da noi.
Acque pulite e ripopolate, cieli privi di segni del passaggio di aerei e foto satellitari che mostrano le quantità di inquinamento dell’aria drasticamente calate.
Se vuoi possiamo anche inserirci che molte ricerche hanno dimostrato che il covid 19 attacca di più in presenza di maggior inquinamento dell’aria, ma per questo tipo di informazioni, preferisco mandarti da solo ad avventurarti nel web. Io non sono un ricercatore e non divulgo informazioni.
Nel giro di due giorni sono arrivate le immagini del Sarno tornato ai livelli di inquinamento precedenti, quindi direi che tutto è piuttosto chiaro: dobbiamo fermarci!
Lo so, lo so che non è possibile, ma almeno rallentiamo!
Lo dobbiamo a noi stessi, alle generazioni future, agli animali, alle piante, alla Terra.
Andare ad un ritmo più naturale non può che portarci benefici.
Psicologicamente possiamo rilassarci, perché non sentiamo l’obbligo di correre; fisicamente possiamo prenderci cura di noi stessi (camminando, facendoci da mangiare in casa); sul lato pratico avremo anche bisogno di meno soldi, e quindi ne saremo meno dipendenti e a livello ambientale, beh, un rallentamento delle iper-produzioni e dello sfruttamento del Pianeta, sarebbe un toccasana.
Ti immagini che bello se vedessi i cantieri delle nuove autostrade, ad esempio, bloccarsi e retrocedere? Facendo così tornare a splendere il verde della Natura nelle campagne e lentamente sparissero quelle montagne di terra brulla e lingue di asfalto incandescente?
Lo so, è utopia, ma possiamo cominciare da noi, perché il cambiamento, la società e la gente, siamo noi.
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Conclusioni
Scalare marcia e andare più adagio, porta un sacco di benefici, quindi ci conviene cominciare da subito.
Il tempo che ci sfugge di mano è un’illusione, sta a noi riprendercelo e governare le nostre ore.
Inoltre siamo responsabili dello scenario che lasciamo dopo il nostro passaggio, e le premesse al momento, non sono le migliori.
Correre meno, vincere meno competizioni (lavorative, sociali), chiedere meno alla grande industria che produce in maniera decisamente superiore ai nostri reali bisogni, creando solo spazzatura.
Ecco cosa vedo esposto sugli scaffali dei negozi, spesso: nuovi rifiuti.
RISPETTA LA VITA, RISPETTA LA NATURA
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