Mantenere l’ umanità – ecco come fare

Notizie all’ ordine del giorno. Talmente ricorrenti che non ci fanno più nè caldo nè freddo.

Mentre il cucchiaio lentamente si avvicina alla bocca aperta e ceniamo, anestetizzati davanti ai vari tg, ci scorrono davanti e nemmeno ci accorgiamo di quello che succede.

Tra i vari frontman di qualche partito e le varie bombette che cadono o esplodono qua e là ormai non ci tocca quasi nulla, se non le disgrazie più vicine a noi, o qualche “tassettina” nuova che ci faccia arrabbiare col vicino di casa.

Umanitàumanità1

Mi focalizzo subito su questa parola perchè è la ” scintilla ” di questo articolo.

L’ umanità, questa “parolaccia” troppo spesso non viene più messa sulla bilancia assieme ai nuovi “valori”.

Valori come economia, leggi e crisi calpestano totalmente e mettono in ombra uno degli aspetti fondamentali della vita.

Mantenere umanità forse è proprio quello che ci potrebbe distinguere tra il semplice esistere e l’ assai più complicato vivere.

Che poi “complicato” è tutto in dire, a parer mio non sarebbe nemmeno così complicato, ma pare l’abbiano reso tale.

Se si prende un dizionario, alla parola umanità vengono attribuiti tre significati e sono all’ incirca questi:

  • La natura, l’ essenza propria dell’ uomo
  • Il complesso di tutti gli uomini, il genere umano
  • Sentimento di fratellanza e solidarietà tra gli uomini

Tre definizioni piuttosto semplici e ovvie, non trovi?

Eppure i tre valori che ho preso d’esempio all’ inizio, economia, leggi e crisi, sono solo tre esempi di valori moderni che hanno completamente buttato in un angolo quello che è la nostra natura.

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Dare un nomeumanità2

Non tutti fortunatamente, sono vittime di questa anestesia emotiva, questa crisi empatica.

Che mi ha fatto molto riflettere e soprattutto mi ha fatto molto piacere, è stata una notizia, ovviamente non troppo pubblicizzata, di una certa dottoressa Cristina Cattaneo ( probabilmente il medico legale più famoso d’ Italia ) che assieme a studenti universitari e un’ equipe di colleghi si sta adoperando per dare un nome a delle vite passate.

Mi riferisco proprio ai tanto discussi, ma poco considerati migranti.

Quelli di cui ogni giorno sentiamo parlare, quelli su cui ci si può accanire, quelli che “la colpa è loro”.

Ormai sono solo numeri che sentiamo ogni giorno, che ci sfiorano le orecchie mentre ci lamentiamo della pioggia o del caldo.

Ma dietro a quei folli numeri, ci sono e c’erano delle vite.

Tornando alla nostra dottoressa, persona dal cuore enorme assieme a chiunque sia là con lei, vi accenno brevemente cosa fa.

Rimane impegnata ogni giorno nel cercare di dare un nome ai corpi, alle vittime del mediterraneo.

In particolare fa riferimento al naufragio del 18 Aprile 2015, dove morirono circa settecento migranti, al largo di Tripoli.

Non andrò nei dettagli dell’ articolo che ho letto perchè non è di quello che voglio scrivere oggi.

C’erano persone incastrate nella buca della catena dell’ ancora, in sala macchine, donne in gravidanza e bambini aggrappati agli adulti.

Ecco lo scenario che ha accolto i vigili del fuoco che sono andati sul fondo del mare, nel relitto, a recuperarli.

A parte le spese per il recupero del relitto ( recupero voluto dal governo – con cui mi congratulo ), tutto il resto lo stanno facendo volontariamente, gratuitamente.

Un’ altra storia di qualcuno impegnato ed attivo : Vivere 738 giorni su una sequoia – Julia Hill

Farsi domande

umanità3
Non chiudersi egoisticamente è parte integrante del rimanere umani

Probabilmente è questo il motore della comprensione, la comprensione delle situazioni più disparate.

Purtroppo è anche nella nostra natura una tendenza a uniformarsi ad un pensiero globale, rimanendo spesso pigri accettando quello che ci viene proposto, senza approfondire.

Per “approfondire” non intendo fare delle inchieste giornalistiche, ma semplicemente porsi dei quesiti, umani, che escludano le leggi, create dall’ uomo, i giudizi o pregiudizi, creati dall’ uomo, il valore economico, anch’ esso creato dall’ uomo; che pensino all’ individuo come lo siamo tutti noi.

Per come la vedo io, non dovrebbero esistere leggi che limitino le possibilità di sopravvivenza ad altri individui, umani o animali che siano.

Conclusioni

Ho cominciato l’ articolo dicendo ” Mantenere l’ umanità – ecco come fare “.

Quindi mii rivolgo a te, che se hai tenuto duro fino a questo punto, probabilmente hai ancora voglia di sentirti un po’ più vicino alla tua natura e meno a quella manipolata dagli usi della nostra società.

Come mantenere l’umanità? Ovvio che tutti non abbiamo le capacità, le possibilità e il coraggio della dottoressa Cristina Cattaneo, ma si può fare cercando di pensare che ci sono valori che vanno oltre i soldi, le leggi, i documenti.

Chiedersi ” e se fossi io, o un mio amico?”.

Ogni piccolo gesto quotidiano decide quanto vogliamo mantenere l’ umanità.

Fare delle scelte.

Anche se non siamo vigili del fuoco o personale addetto alle autopsie, ogni giorno le nostre decisioni fanno in modo che qualcosa cambi in meglio o in peggio nel mondo e per altri individui.

Farsi domande ed essere empatici : ecco come fare a mantenere l’ umanità che è naturalmente dentro di noi.

A proposito, l’ Italia è il primo paese a fare questa operazione.

A impegare le proprie forze per far riemergere quei corpi, quelle vite, quelle storie, quelle paure, dar loro un nome; dare ai loro cari che ancora li cercano, una risposta…e infine una degna sepoltura a delle persone.

Se anche per te è importante rimanere umani, scrivi nei commenti, come cerchi di farlo.

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