Buongiorno e buon lunedì!
Sull’onda degli articoli delle ultime settimane, e delle riflessioni imposte dal periodo che stiamo vivendo, oggi propongo una riflessione sulla resilienza.
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Moda degli ultimi anni
Anche nel mondo delle parole arrivano i tormentoni, e una tra le più dette, scritte e sentite è proprio la parola resilienza.
Ma che cos’è questa tanto acclamata resilienza?
Nel senso letterale della parola, è la resistenza di un materiale alla sollecitazione, fino al punto di rottura, o la capacità (di un tessuto o un materiale elastico, ad esempio) di ritornare alla forma originale, dopo essere stato sottoposto ad una trazione o tensione e, per finire, per l’essere umano, la capacità di reazione che si ha davanti a traumi, cambiamenti etc.
E quale periodo migliore di questo, per vedere se realmente siamo consapevoli del significato di una parola così tanto abusata?
Mai come oggi è tempo di mettere in atto la nostra resilienza, e chi più è resiliente, meno problemi avrà.
Per sua natura, l’essere umano è in grado di adattarsi (anche abbastanza velocemente) ai cambiamenti, ma il resiliente sarà molto più rapido o subirà meno il colpo di un cambiamento come quello imposto dagli ultimi mesi.
Non solo: la resilienza sarà necessaria per poter tirare avanti su un pianeta che ci chiede pietà da troppi anni.
Senza una nostra capacità di rivedere le vecchie abitudini e in assenza di una nostra elasticità nei comportamenti, la Terra non ha molte speranze.
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Ci sentiamo pronti?
Siamo pronti a mettere in campo tutta la nostra elasticità? Non parlo di allungamento muscolare,
ma mentale.
Siamo pronti a cambiare le nostre vedute in vista di una nuova “normalità”?
Sarà necessario esserlo, se amiamo la Terra, e noi stessi.
Non è possibile continuare lungo la via che stavamo percorrendo. Ora il messaggio è chiaro e il virus è stato decisivo nel fermarci e darci tutto il tempo necessario per metterci davanti allo specchio e riflettere, guardarci dentro…e farci qualche domanda.
Lo hanno dimostrato nel mondo del lavoro: le aziende più resilienti e pronte ad un cambiamento, si sono reinventate convertendo le vecchie produzioni a quello che ora è necessario, come mascherine, valvole per respiratori, camici, etc.
I satelliti NASA ci hanno mandato un paio di cartoline dallo spazio, facendoci vedere che se stiamo fermi, possiamo evitare di soffocare nei nostri gas di scarico.
Ovviamente è impensabile l’immobilità, ma covid-19 e NASA, un piccolo suggerimento ce lo hanno dato.
Per non parlare poi della dimostrazione pratica di cosa è necessario e cosa no (anche qui si potrebbe scrivere una rubrica a parte).
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Conclusioni
Insomma, ancora una volta, sta a noi cogliere o meno un insegnamento. Interpretare come limite o possibilità, una nuova situazione.
Io penso che sia decisamente più utile e costruttivo vedere le nuove possibilità che ci sta offrendo questo modo di vivere, imposto, sì, ma come altro poteva fare il Pianeta?
Resilienza? Sempre e necessaria!
RISPETTA LA VITA, RISPETTA LA NATURA