FARE, FARE BENE e FARLO SAPERE

Spessissimo sentiamo dire “le cose si fanno e non vanno sbandierate”.

Certo, sono d’accordo che non si debbano compiere certe azioni per farsene vanto, ma vediamo assieme perché non per forza, vadano tenute segrete.

UN UOMO SAGGIOfarlo sapere

“Fare, fare bene e farlo sapere” è una frase che ho imparato negli ultimi due anni durante l’esperienza dell’orto collettivo.

Non so se sia riportata o se sia frutto di quest’uomo, ma l’ideatore di questo progetto di “lavoro” collettivo spesso l’ha ribadita.

E ha ragione.

FARE

In prima linea c’è il fare.

Basta dare spazio a scuse, parole, etc.

Molto più efficiente e utile rimboccarsi le maniche e darsi da fare.

Quindi il primo passo per ogni cambiamento, rivoluzione o semplicemente azione da mettere in atto per ogni forma di progetto più o meno grande è appunto il FARE.

Bando alle ciance e iniziare.

L’esempio banalissimo di una scala in salita con i gradini che possono essere i nostri obiettivi.

Se guardi al pianerottolo in fondo ti viene un mancamento e magari stai li, ci rimugini su, non trovi il coraggio di fare quello per cui ti trovi all’inizio della scala.

Un sacco di frustrazioni per le difficoltà che incontri nel puntare là….COSÌ IN ALTO.

Allora inizia! Metti il piede sul primo gradino, domani sul secondo e via via così e collezionando risultati, arriverai alla meta.

Ne ho parlato anche in questo articolo

scala
Ho trovato quest’immagine nel web che rappresenta esattamente quello che intendo

FARE BENE

Il secondo step è fare bene, ovvero impegnarsi per fare le cose con una certa logica.

Farle a casaccio non sarebbe produttivo o funzionale al nostro scopo e perché no, ci potrebbe anche mettere in ridicolo.

Partire tutti gasati per qualche nostra nuova “missione” che vogliamo compiere, per poi fare le cose o i nostri gradini alla rinfusa per poi inciampare e scivolare al piano terra e magari sentirsi avviliti e non ripartire non sarebbe certo una buona cosa.

Quindi è buona regola cercare di fare bene, anche se io penso sempre che piuttosto del non fare nulla è meglio anche fare poco o fare e sbagliare.

Ogni errore è una strada che sappiamo non dover più prendere se facciamo tesoro della nostra lezioncina.

FARLO SAPEREfarlo sapere

E qui il punto del nostro articolo: FARLO SAPERE.

Ripartiamo da capo : certo che non dobbiamo fare le cose ( soprattutto in ambito di volontariato) per farci belli e bravi agli occhi degli altri, il buonismo, la facciata proprio non mi piace.

Ma perché un atto sano, bello e positivo non dovrebbe essere divulgato?

Viviamo in un mondo tartassato da cattive notizie.

I media tradizionali e pure quelli moderni ci bombardano di notizie brutte, violente, tristi, demoralizzanti.

E allora non è invece il caso di contrattaccare con del fuoco positivo?

Divulgare buone azioni, propositi, progetti e quant’altro non può farci vivere meglio?

Divulgare positività e informazioni positive.

Come nel negativo anche e soprattutto nel positivo si può essere da esempio, dare uno spunto per iniziare.

Anche nel momento in cui uno si sente demotivato magari, deriso, si sente un po’ giù perché pensa di essere l’unico a vederla in un modo, magari se legge o sente di certe esperienze rialza il mento e ritrova un po’ di fierezza e voglia di fare.

Quindi al di la del farsi vanto, penso che FARE SAPERE sia molto importante.

Anche perché se un progetto che coinvolge la collettività rimane sotterrato, come la coinvolgi la gente?

Anche su iniziative personali è la stessa cosa: una sacco di azioni individuali portano ad un grande risultato.

Uno dei motivi per i quali leggo assiduamente riviste come Terra Nuova è anche questo:

l’essere bombardato di belle e buone notizie.

Vedere l’altra faccia di un mondo e di una società che fanno del bene e lo fanno sapere.

Persone e progetti positivi.

CONCLUSIONI

Il mio pensiero, per concludere è che alla fine, se stiamo facendo qualcosa di bello, che può portare dei benefici, qualsiasi cosa, facciamolo sapere.

E se anche ci prendiamo qualche soddisfazione da quello che facciamo, che male c’è?

Come ho già detto, quando sentiamo di voler fare qualcosa, che magari ci pare difficile o irrealizzabile, cerchiamo, leggiamo, parliamo…perché magari qualcuno lo sta già facendo oppure semplicemente, troviamo qualcuno che decide di collaborare condividendo l’iniziativa.

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